4 settembre 2006

Google/Orkut

Un giudice brasiliano ha disposto che l'ufficio locale della società di ricerca Web Google renda pubblici i dati degli utenti del sito di social networking Orkut, accusato di crimini come razzismo e pedofilia. Il giudice della corte Federale J. L. ha decretato che Google si dovrà impegnare a divulgare le informazioni, fra cui l'indirizzo del protocollo Internet che permetterà di identificare un computer collegato ad una più ampia rete, entro 15 giorni, due sono già passati. Il giudice provvederà a multare Google di 23.255 dollari per ogni singolo caso se la società si dovesse rifiutare di rivelare i dati. Il 65 % dei circa 27 milioni di utenti brasiliani di Orkut sono stati messi sotto inchiesta dalla pubblica procura che di recente ha aperto un'indagine sulle comunità di Orkut che nel sito trattano argomenti come il razzismo, l'omofobia e la pedofilia. Google risponde che tutte le informazioni relative agli utenti sono salvate in un server centrale negli USA e per questo devono essere soggette alle norme in merito, cosa che renderebbe loro impossibile rivelare i dati in Brasile. Inoltre la società affiliata locale, sempre secondo Google, si occupa di marketing e vendite e non ha nulla a che vedere con Orkut. "Il fatto che i dati siano salvati negli Stati Uniti non ha rilevanza, dato che tutte le fotografie e i messaggi su cui la procura ha aperto l'indagine sono stati pubblicati da utenti brasiliani usando connessioni Internet sul loro territorio nazionale", dice il giudice nella sentenza, in cui si precisa che l'ufficio locale di Google ha mostrato un atteggiamento compiaciuto verso "i crimini seri commessi su Orkut" e ha evidenziato una "profonda mancanza di rispetto per il governo nazionale". Google ha definito "assurda" la sentenza emessa contro la società.

25 agosto 2006

Pescar ou ler

Fiz “fila” esperando o livro que aqui chama “Il codice Da Vinci” di Dan Brown, saiu em abril mas no fim de março 2004 eu ja estava com ele na mao(til). Creio ter lido 7 ou 8 paginas, julguei pessima escritura e pus de lado o livro; ao lado de um outro o qual me foi impossivel prosseguir alem da pagina 17 (Il pendolo di Foucault – Umberto Eco – 509 paginas).
Diverso è o terceiro livro em suspenso – “Il cacciatore de aquiloni” (Khaled Hosseini). Provoca angustia...
Todos os dias desembarcam nas nossas costas de 100 a 200 clandestinos que fogem desesperados da guerra – hoje desembarcaram 130. Desembarcar quer dizer ser atirados no mar... e nao(til) comento alem...
Dan Brow virou cinza , Umberto Eco repousa na livraria desde 1990 e nao(til) vai ser lido. A respeito de Khaled, espero vivamente em um momento melhor onde poder prosseguir a leitura.
O imput desse post me deu um novo amigo LCV. Buona pesca!!

23 agosto 2006


A minha vinda ao mundo sinalisou o inizio do “p. da vida”.
O meu primeiro ¼ de seculo eu o vivi observando em silencio – o ser humano, por si mesmo, mi atraia muito.
Mudei de pais, mudei de vida!
Explodiu a insustentavel sede de justiça à favor dos oprimidos, dos que menos possuem e/ou dos cretinos que como eu ainda acreditam no bom governo, no amor pelo proximo e na felicidade
...e aqui estilo veneno!!!